CHI SONO
Giovanni Pasolini, Psicologo Clinico
Pratico la mia professione di psicologo prevalentemente a Brescia e nella sua
provincia: mi occupo di disagio e sofferenza degli adulti, degli adolescenti e delle coppie.
Credo fermamente che un percorso psicologico sia molto utile per affrontare in maniera seria e profonda i propri problemi e che rappresenti “una seconda possibilità” per rivivere alcuni aspetti della propria vita in modo diverso, nuovo, volgendo particolare attenzione ai fenomeni psicologici che scaturiscono all’interno della relazione terapeutica.
La sofferenza delle persone può manifestarsi in diversi modi e tempi: tali aspetti vanno compresi, accolti e non giudicati.
“Qual’è la cosa più coraggiosa che hai mai detto?” chiese il bambino.
“Aiuto” rispose il cavallo.
Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo – Charlie Mackesey
La mia formazione
Sono psicologo clinico e specializzando in psicoterapia psicoanalitica dell’adulto presso la Scuola SPP di Milano.
Sono iscritto all’Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia (n. iscrizione 22371).
Mi sono laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Brescia e, successivamente, in Psicologia presso l’Università degli Studi di Pavia.
Nel corso del tempo ho partecipato a diversi eventi formativi che mi hanno permesso di accrescere specifiche conoscenze negli ambiti di cui mi occupo: adulti, adolescenti e coppie.
Sono convinto che la formazione nell’ambito delle relazioni di aiuto non possa mai avere termine e debba essere necessariamente una formazione continua.
Nel corso del tempo ho potuto svolgere diverse attività lavorative ed esperienze che hanno contribuito a farmi crescere professionalmente e umanamente.
Ho lavorato per diversi anni in realtà che si occupano di disagio psichico (adulti e adolescenti), presso strutture residenziali e territoriali.
Ho maturato in seguito una lunga esperienza in ambito aziendale e organizzativo.
Collaborazioni
Attualmente, oltre a lavorare in studio privato, collaboro con la cooperativa Fraternità Impronta (Cascina Cattafame), svolgendo colloqui con ragazzi adolescenti ospiti della struttura. Inoltre, ho collaborato per quattro anni con il consultorio “Il Faro” con sede a Palazzolo sull’Oglio, dove ho svolto il tirocinio professionalizzante per l’attività di psicoterapia.
Un aspetto importante che tengo a sottolineare è il lavoro di analisi personale che ho svolto su di me per diversi anni: considero tale aspetto un elemento di fondamentale importanza per riuscire a svolgere il mio lavoro in modo serio e con la necessaria profondità e capacità di comprensione di chi si rivolge a me.
CONTATTAMI
Sarà un piacere rispondere ad eventuali dubbi o domande.
È possibile contattarmi ai seguenti recapiti per fissare un primo colloquio:
Ricevo a Brescia in Via Cremona, 177
Il mio approccio alla psicoterapia
Ogni percorso terapeutico viene stabilito con i pazienti: al centro del mio lavoro di psicologo clinico, infatti, c’è la persona, con i suoi specifici vissuti, emozioni, richieste di aiuto. Non propongo percorsi prestabiliti, né in termini di “strategie”, né in termini di tempo, poiché ritengo esistano un tempo e un modo totalmente personali per affrontare un percorso profondo di cura di sé, che va sostenuto e accompagnato all’interno della stanza e dello scambio tra me e il paziente.
Offro trattamenti volti alla comprensione del significato che ogni soggetto dà alle proprie esperienze, totalmente individuali e soggettive e che non possono essere inserite all’interno di una visione già predefinita.
Gli obiettivi del lavoro terapeutico sono co-costruiti con la persona, perché si possa contestualizzare il disagio portato all’interno di una visione e una riflessione più ampia su di sé, l’ambiente relazionale e familiare che la circonda e nel quale è inserita.
Fondamentale nel lavoro terapeutico è l’alleanza tra me e il paziente, perché possa sentirsi accolto in un ambiente non giudicante che lo guidi nella presa di consapevolezza di sé, delle proprie scelte e dei propri vissuti emotivi.
Ritengo che il sintomo non debba essere sempre visto come un nemico da sconfiggere, quanto piuttosto come un canale attraverso il quale il paziente possa venire maggiormente a contatto con le proprie risorse e le proprie fragilità, primo passo perché possa avvenire un cambiamento significativo e duraturo.
Perché un orientamento psicoanalitico
In alcuni periodi possiamo sentirci sopraffatti dalle emozioni e dalla sofferenza: iniziare una terapia psicoanalitica può aiutarci a dare senso alle nostre difficoltà e a trovare nuove modalità per affrontarle.
Talvolta, possiamo trovarci a ripetere automaticamente comportamenti disfunzionali, vivere relazioni infelici e blocchi nel nostro sviluppo emotivo, creativo e professionale.
La cura prevede incontri regolari con lo psicoterapeuta.
La stabilità e la riservatezza delle sedute favoriscono l’instaurarsi del clima di lavoro necessario per capire cosa sta accadendo a livello profondo. Il sintomo, o i sintomi, rappresentano aree di non pensabilità, punti ciechi che, attraverso l’analisi, divengono accessibili, pensabili ed elaborabili, liberandoci così dalla sofferenza.
La qualità specifica dell’ascolto analitico e l’unicità della relazione che si svolgono all’interno del processo di cura consentono l’ampliamento della conoscenza di sé e il progressivo arricchimento della vita interiore, producendo un cambiamento autentico e duraturo spesso accompagnato dal recupero di potenzialità rimaste inespresse.